I licei sperimentaliLe scuole sperimentali dette di sperimentazione ed innovazioni di ordinamenti e di strutture (di programmi, di gestione collegiale e d'indirizzo) produssero molto ma furono lasciate in un ghetto dallo stesso Ministero, senza che mai i risultati venissero fatti conoscere. A lato di queste nacquero delle sperimentazioni di soli programmi e di loro coordinamento, dette metodologico-didattiche (inserimento di nuove discipline, spostamento di esse, propedeuticità differenti, scuola a tempo pieno, ...) che furono certamente importanti ma che, al solito, mancavano di coordinamento centrale al Ministero in modo da riavere poi le informazioni dell'efficacia o dell'insuccesso di determinate scelte. Tralasciando queste ultime sperimentazioni (tra cui l'Istituto clericale per ricche fanciulle, il Pio VII o Assunzione), quelle che più piacevano al Ministero che, contrariamente alle altre, le concedeva con estrema facilità, in quanto per realizzarle sarebbe stato solo sufficiente l'accordo dei vari organi interni della scuola, meritano almeno un cenno gli obiettivi generali che ci si proponeva di conseguire (le cose che seguono sono tratte dal documento che si consegnava alle famiglie di chi si iscriveva per illustrare la nostra scuola, appena 25 anni prima dei ridicoli POF: fiche.Si sperimentò a Rovereto, Milano, Roma ed in tutta la Val d'Aosta). In particolare a Roma si ebbero quattro sperimentazioni, quella detta del Liceo Manin (ex Giulio Cesare), quella del Mamiani, quella del Virgilio e quella detta del Liceo Unitario Sperimentale (LUS) di Via Livenza (poi via Panzini, poi via della Bufalotta)(*). |
Obiettivi generali
1) una formazione il meno possibile nozionistica che abbia un immediato riscontro nella realtà e che dia gli strumenti necessari per una corraetta analisi e critica autonoma dalla realtà stessa.
2) Una cultura formativa e unitaria di base che non crei già nella scuola una discriminazione fra lavoro manuale e lavoro intellettuale.
3) Una scuola che attraverso l'abolizione dei costi (biblioteche scolastiche e di classe, mensa gratuita, ecc.,) arrivi ad essere di massa.
4) Una scuola gestita direttamente da studenti, professori e genitori attraverso la cooperazione di queste tre componenti, coinvolgendo inoltre i rappresentanti del mondo del lavoro e degli enti locali. Rientrare nel distretto scolastico organicamente collegati alla specifica realtà sociale; garantire il collegamento con gli istituti regionali.
5) L'elevazione della scuola dell'obbligo a 16 anni, che prevede un biennio in cui il ragazzo possa rendersi conto delle sue capacità e delle sue attitudini, le quali determinano una scelta più responsabile alla fine del ciclo biennale. Un biennio inoltre che dia una formazione di base necessaria sia a chi si immetterà direttamente nel mercato del lavoro, sia a chi continuerà gli studi. L'unificazione dei vari licei ed istituti secondari, peraltro, non deve portare ad una licealizzazione di tutta l'istruzione, ma deve includere ambedue i momenti di formazione: teorico e pratico.
6) La creazione di un triennio che pure se strutturato per indirizzi specifici sia la logica continuazione del biennio. Il conseguimento di questi scopi dovrà essere ottenuto attraverso contenuti e metodologie adeguati. Uno degli espedienti mistificatori attuati nella scuola tradizionale è la settorializzazione della cultura attraverso la drastica separazione tra le materie, impedendo cosi una visione generale della realtà e non dando capacità di analizzare un fenomeno in tutte le sue sfaccettature. Per impedire che questo si verifichi si è ritenuto giusto inserire nella sperimentazione una forma di studio interdisciplinare che si articola in tre momenti principali: metodologia, contenuti, per problemi. Unificare il metodo di studio internamente alle varie materie è il punto di partenza per una corretta attuazione dell'interdisciplinarietà (questa avverrà attraverso gruppi di studio, seminari, ricerche extrascolastiche, discussioni, relazioni, reperimento di documenti per risalire alle fonti originali).
Perché i contenuti delle varie materie non siano slegati fra loro ci si propone di attuare come primo obiettivo la coincidenza cronologica dei programmi.
Si dovrebbero anche realizzare strutture per corsi monografici su problemi specifici in cui confluiscano varie materie (problemi come: condizione della donna, fascismo, imperialismo, capitalismo, ecc.) Importante fattore nella sperimentazione è il tempo pieno che non sia inteso come prolungamento dell'orario scolastico ma tenga conto della necessità di recuperare ad un livello culturale gli spazi del futuro tempo libero dei ragazzi e contemporaneamente costruisca una didattica aperta alla realtà sociale e culturale. Logicamente nel triennio si lascerà ai ragazzi maggior tempo libero per utilizzare autonomamente quegli strumenti di cui si sono appropriati nel biennio:
L'abolizione dei libri di testo dovrebbe comportare la creazione di una cultura che si basi sullo studio delle fonti originali, su documenti e su libri scelti da una commissione con pari rappresentanti di professori, studenti e genitori.
Tutto ciò per non dare una visione distorta o parziale dell'argomento di studio; da qui nasce la necessità di creare biblioteche di classe e scolastiche.
La valutazione didattica è il bilancio dell'attività complessiva (didattica e gestionale) svolta durante l'anno e del contributo dato da ciascuno al livello della classe. La scheda valutativa conclude un anno ed è la base per la programmazione dell'anno successivo. Essa tiene conto del livello di partenza dello studente ed il suo punto d'arrivo, eliminando la selezione automatica che si basa sul retroterra culturale della famiglia, ecc. Accanto a questa valutazione finale dovrà esservi una verifica continua durante tutto l'anno fra studente e professore, studente e classe, professore e classe.
Roberto Renzetti http://www.fisicamente.net/
1) una formazione il meno possibile nozionistica che abbia un immediato riscontro nella realtà e che dia gli strumenti necessari per una corraetta analisi e critica autonoma dalla realtà stessa.
2) Una cultura formativa e unitaria di base che non crei già nella scuola una discriminazione fra lavoro manuale e lavoro intellettuale.
3) Una scuola che attraverso l'abolizione dei costi (biblioteche scolastiche e di classe, mensa gratuita, ecc.,) arrivi ad essere di massa.
4) Una scuola gestita direttamente da studenti, professori e genitori attraverso la cooperazione di queste tre componenti, coinvolgendo inoltre i rappresentanti del mondo del lavoro e degli enti locali. Rientrare nel distretto scolastico organicamente collegati alla specifica realtà sociale; garantire il collegamento con gli istituti regionali.
5) L'elevazione della scuola dell'obbligo a 16 anni, che prevede un biennio in cui il ragazzo possa rendersi conto delle sue capacità e delle sue attitudini, le quali determinano una scelta più responsabile alla fine del ciclo biennale. Un biennio inoltre che dia una formazione di base necessaria sia a chi si immetterà direttamente nel mercato del lavoro, sia a chi continuerà gli studi. L'unificazione dei vari licei ed istituti secondari, peraltro, non deve portare ad una licealizzazione di tutta l'istruzione, ma deve includere ambedue i momenti di formazione: teorico e pratico.
6) La creazione di un triennio che pure se strutturato per indirizzi specifici sia la logica continuazione del biennio. Il conseguimento di questi scopi dovrà essere ottenuto attraverso contenuti e metodologie adeguati. Uno degli espedienti mistificatori attuati nella scuola tradizionale è la settorializzazione della cultura attraverso la drastica separazione tra le materie, impedendo cosi una visione generale della realtà e non dando capacità di analizzare un fenomeno in tutte le sue sfaccettature. Per impedire che questo si verifichi si è ritenuto giusto inserire nella sperimentazione una forma di studio interdisciplinare che si articola in tre momenti principali: metodologia, contenuti, per problemi. Unificare il metodo di studio internamente alle varie materie è il punto di partenza per una corretta attuazione dell'interdisciplinarietà (questa avverrà attraverso gruppi di studio, seminari, ricerche extrascolastiche, discussioni, relazioni, reperimento di documenti per risalire alle fonti originali).
Perché i contenuti delle varie materie non siano slegati fra loro ci si propone di attuare come primo obiettivo la coincidenza cronologica dei programmi.
Si dovrebbero anche realizzare strutture per corsi monografici su problemi specifici in cui confluiscano varie materie (problemi come: condizione della donna, fascismo, imperialismo, capitalismo, ecc.) Importante fattore nella sperimentazione è il tempo pieno che non sia inteso come prolungamento dell'orario scolastico ma tenga conto della necessità di recuperare ad un livello culturale gli spazi del futuro tempo libero dei ragazzi e contemporaneamente costruisca una didattica aperta alla realtà sociale e culturale. Logicamente nel triennio si lascerà ai ragazzi maggior tempo libero per utilizzare autonomamente quegli strumenti di cui si sono appropriati nel biennio:
L'abolizione dei libri di testo dovrebbe comportare la creazione di una cultura che si basi sullo studio delle fonti originali, su documenti e su libri scelti da una commissione con pari rappresentanti di professori, studenti e genitori.
Tutto ciò per non dare una visione distorta o parziale dell'argomento di studio; da qui nasce la necessità di creare biblioteche di classe e scolastiche.
La valutazione didattica è il bilancio dell'attività complessiva (didattica e gestionale) svolta durante l'anno e del contributo dato da ciascuno al livello della classe. La scheda valutativa conclude un anno ed è la base per la programmazione dell'anno successivo. Essa tiene conto del livello di partenza dello studente ed il suo punto d'arrivo, eliminando la selezione automatica che si basa sul retroterra culturale della famiglia, ecc. Accanto a questa valutazione finale dovrà esservi una verifica continua durante tutto l'anno fra studente e professore, studente e classe, professore e classe.
Roberto Renzetti http://www.fisicamente.net/