Storia sintetica
PRO MEMORIA sul Liceo Sperimentale Unitario della Bufalotta (Via della Colonia Agricola - Tel. 6120070)
NEL 1970 Nasce come sezione sperimentale (tra le prime sperimentazioni insieme al Virgilio a Roma e ai bienni della Val d'Aosta e di Milano) staccata del
Liceo Scientifico di Via Bezzecca e con sede in Via Livenza, con orario a tempo pieno;
Nel 1972/1973 diventa autonomo come Liceo Ginnasio Statale sperimentale con sede in Via Panzini e viene pertanto trasferito dalle dipendenze della Provincia (in quanto sezione di un liceo scientifico) a quelle del Comune (come Liceo Ginnasio) pur mantenendo una struttura più simile a quella del liceo scientifico;
Nel 1973/74 viene istituita la sezione staccata di Via India.
Ai problemi edilizi che travagliano la scuola si aggiunge l'ostilità da parte del Ministero e del Provveditorato che fino a quel momento (probabilmente grazie all'influenza dell'Ente Montessori e della sua presidente, Sig.ra Eleonora Moro) avevano dimostrato di apprezzare e condividere l'andamento della sperimentazione. Questo mutamento di condizioni avviene infatti in concomitanza con la rottura tra il Liceo e l’Ente Montessori e la ricerca di vie più democratiche per la gestione della scuola e l'inserimento del quartiere.
Nell'aprile 74 in seguito alla dichiarazione di inagibilità dell'edificio di Via Panzini il liceo deve temporaneamente trasferirsi;
Nell'ottobre 1974 privato della Preside che sin dall'inizio era stata coordinatr1 ce dell'esperimento, di parte degli insegnanti e ancora senza sede, appoggiato dalle forze politiche e sindacali del quartiere, passa al la occupazione di un edificio abbandonato, con il doppio obiettivo di acquisire una scuola per la circoscrizione e una sede per la sperimetazione.
Nel gennaio 1975 il terreno su cui sorge l'immobile occupato viene destinato dal Comune e dalla Circoscrizione a Campus Scolastico e il piano regolatore viene
modificato in tal senso.
La proprietà del terreno e degli edifici resta però dell'I.R.A.S.P.S.
Nel febbraio 1975 Malfatti attacca il Liceo di fronte alla commissione parlamentare della Camera, attribuendogli costi ed obiettivi didattici del tutto falsificati.
La smentita mandata al Ministero e alle riviste Avio e il Biennio, e pubblicata da Riforma della Scuola non viene presa in considerazione ed i falsi continuano ad essere ripetuti.
Nel giugno 75 il Liceo presenta un progetto quinquennale di sperimentazione, completamente rinnovato che tiene conto di tutto il dibattito e delle proposte di legge per la riforma della Scuola Secondaria Superiore. Si propone un biennio unico ma orientativo e un triennio onnicomprensivo.
Luglio 1975 i primi esami di maturità (primi in tutta Italia insieme al Virgilio) mostrano risultati più che soddisfacenti (diciotto 60 su quarantotto candidati).
Nel dicembre 1975 il progetto di sperimentazione viene approvato integralmente, senza modifiche. Le proposte della scuola per “i nuovi esami di maturità" vengono condivise ed accolte quasi completamente dal Comitato Tecnico Centrale per la sperimentazione.
Nel giugno 1976 la scuola richiede la continuazione della sperimentazione con alcune modifiche risultanti dall’esperienza del 1° anno di lavoro secondo il nuovo progetto.
Il 25 giugno 1976 con telegramma che arriva a scuola il 2 luglio il Ministero comunica la chiusura della sperimentazione e la progressiva chiusura della scuola.
A questo proposito va segnalato:
1) che il Comitato Tecnico della scuola non è stato mai ascoltato né avvisato delle iniziative riguardanti la sperimentazione;
2) che non è mai pervenuta da parte del Ministero nessuna richiesta di illustrazione delle nostre scelte e dei nostri obbiettivi culturali;
3) che recenti incontri internazionali sulla didattica hanno mostrato sia l'importanza degli esperimenti sul biennio unico e sulla onnicomprensività del triennio, sia l'importanza della nostra ricerca didattica.
Il 29 giugno 1976 dopo essere stato chiamato a rispondere dell’atto di chiusura davanti al TAR, il Ministero decreta la trasformazione della scuola da sperimentale a Liceo-Ginnasio"
Il 25 novembre 1976 il Ministero concede l'apertura di una la classe di Liceo Scientifico. Gli alunni iscritti sono 16 su 120 che avevano presentato domanda di iscrizione a luglio per la la sperimentale.
Nel febbraio 1977 il consiglio della IV circoscrizione sollecita il passaggio di proprietà tra I.R.R.A.S.P.S. e Comune, impegnandosi in tal caso ad iniziare i lavori di ristrutturazione al termine dell'attuale anno scolastico.
Il 23 febbraio 1977 il consiglio di amministrazione dell'I.R.A.S.P.S. delibera la cessione di proprietà al Comune di Roma dell'immobile in cui ha sede il L.U.S. a condizione che tale edificio venga ristrutturato ad uso del Liceo stesso.
Il 25 marzo 1977 l'aggiunto del Sindaco, prof. D'Aloisio, invia al C.d.I. del L.U.S. una lettera in cui comunica che il progetto di ristrutturazione dell'edificio in cui la scuola ha sede è ultimato e prevede: 19 aule, 1 sala da disegno, 1 palestra, 1 biblioteca, 1 sala medica, 1 sala riunioni, 1 ufficio di presidenza, 1 ufficio di vicepresidenza, 1 ufficio di segreteria.
Nell'aprile 1977 il T.A.R. respinge il ricorso presentato dal C.d.I. e dai genitori e studenti contro la chiusura sostenendo che: il primo, in quanto organo amministrativo, non può ricorrere contro le decisioni del Ministro ed i secondi non sono stati lesi in alcun loro diritto in quanto "liberi" di frequentare un'altra scuola del quartiere.
Il 13 aprile 1977 la scuola presenta una nuova ipotesi di decreto per l'apertura di un nuovo ciclo sperimentale quinquennale in cui si potrebbe inserire anche l'attuale la scientifica che quest'anno ha attuato la sperimentazione solo metodologica.
Sono consultabili in biblioteca i documenti relativi a quanto sopra elencato, articoli di giornali e riviste,didattiche e scientifiche,comprovanti l'attività svolta dal L.U.S. nel campo della didattica e per il rinnovamento della scuola.
NEL 1970 Nasce come sezione sperimentale (tra le prime sperimentazioni insieme al Virgilio a Roma e ai bienni della Val d'Aosta e di Milano) staccata del
Liceo Scientifico di Via Bezzecca e con sede in Via Livenza, con orario a tempo pieno;
Nel 1972/1973 diventa autonomo come Liceo Ginnasio Statale sperimentale con sede in Via Panzini e viene pertanto trasferito dalle dipendenze della Provincia (in quanto sezione di un liceo scientifico) a quelle del Comune (come Liceo Ginnasio) pur mantenendo una struttura più simile a quella del liceo scientifico;
Nel 1973/74 viene istituita la sezione staccata di Via India.
Ai problemi edilizi che travagliano la scuola si aggiunge l'ostilità da parte del Ministero e del Provveditorato che fino a quel momento (probabilmente grazie all'influenza dell'Ente Montessori e della sua presidente, Sig.ra Eleonora Moro) avevano dimostrato di apprezzare e condividere l'andamento della sperimentazione. Questo mutamento di condizioni avviene infatti in concomitanza con la rottura tra il Liceo e l’Ente Montessori e la ricerca di vie più democratiche per la gestione della scuola e l'inserimento del quartiere.
Nell'aprile 74 in seguito alla dichiarazione di inagibilità dell'edificio di Via Panzini il liceo deve temporaneamente trasferirsi;
Nell'ottobre 1974 privato della Preside che sin dall'inizio era stata coordinatr1 ce dell'esperimento, di parte degli insegnanti e ancora senza sede, appoggiato dalle forze politiche e sindacali del quartiere, passa al la occupazione di un edificio abbandonato, con il doppio obiettivo di acquisire una scuola per la circoscrizione e una sede per la sperimetazione.
Nel gennaio 1975 il terreno su cui sorge l'immobile occupato viene destinato dal Comune e dalla Circoscrizione a Campus Scolastico e il piano regolatore viene
modificato in tal senso.
La proprietà del terreno e degli edifici resta però dell'I.R.A.S.P.S.
Nel febbraio 1975 Malfatti attacca il Liceo di fronte alla commissione parlamentare della Camera, attribuendogli costi ed obiettivi didattici del tutto falsificati.
La smentita mandata al Ministero e alle riviste Avio e il Biennio, e pubblicata da Riforma della Scuola non viene presa in considerazione ed i falsi continuano ad essere ripetuti.
Nel giugno 75 il Liceo presenta un progetto quinquennale di sperimentazione, completamente rinnovato che tiene conto di tutto il dibattito e delle proposte di legge per la riforma della Scuola Secondaria Superiore. Si propone un biennio unico ma orientativo e un triennio onnicomprensivo.
Luglio 1975 i primi esami di maturità (primi in tutta Italia insieme al Virgilio) mostrano risultati più che soddisfacenti (diciotto 60 su quarantotto candidati).
Nel dicembre 1975 il progetto di sperimentazione viene approvato integralmente, senza modifiche. Le proposte della scuola per “i nuovi esami di maturità" vengono condivise ed accolte quasi completamente dal Comitato Tecnico Centrale per la sperimentazione.
Nel giugno 1976 la scuola richiede la continuazione della sperimentazione con alcune modifiche risultanti dall’esperienza del 1° anno di lavoro secondo il nuovo progetto.
Il 25 giugno 1976 con telegramma che arriva a scuola il 2 luglio il Ministero comunica la chiusura della sperimentazione e la progressiva chiusura della scuola.
A questo proposito va segnalato:
1) che il Comitato Tecnico della scuola non è stato mai ascoltato né avvisato delle iniziative riguardanti la sperimentazione;
2) che non è mai pervenuta da parte del Ministero nessuna richiesta di illustrazione delle nostre scelte e dei nostri obbiettivi culturali;
3) che recenti incontri internazionali sulla didattica hanno mostrato sia l'importanza degli esperimenti sul biennio unico e sulla onnicomprensività del triennio, sia l'importanza della nostra ricerca didattica.
Il 29 giugno 1976 dopo essere stato chiamato a rispondere dell’atto di chiusura davanti al TAR, il Ministero decreta la trasformazione della scuola da sperimentale a Liceo-Ginnasio"
Il 25 novembre 1976 il Ministero concede l'apertura di una la classe di Liceo Scientifico. Gli alunni iscritti sono 16 su 120 che avevano presentato domanda di iscrizione a luglio per la la sperimentale.
Nel febbraio 1977 il consiglio della IV circoscrizione sollecita il passaggio di proprietà tra I.R.R.A.S.P.S. e Comune, impegnandosi in tal caso ad iniziare i lavori di ristrutturazione al termine dell'attuale anno scolastico.
Il 23 febbraio 1977 il consiglio di amministrazione dell'I.R.A.S.P.S. delibera la cessione di proprietà al Comune di Roma dell'immobile in cui ha sede il L.U.S. a condizione che tale edificio venga ristrutturato ad uso del Liceo stesso.
Il 25 marzo 1977 l'aggiunto del Sindaco, prof. D'Aloisio, invia al C.d.I. del L.U.S. una lettera in cui comunica che il progetto di ristrutturazione dell'edificio in cui la scuola ha sede è ultimato e prevede: 19 aule, 1 sala da disegno, 1 palestra, 1 biblioteca, 1 sala medica, 1 sala riunioni, 1 ufficio di presidenza, 1 ufficio di vicepresidenza, 1 ufficio di segreteria.
Nell'aprile 1977 il T.A.R. respinge il ricorso presentato dal C.d.I. e dai genitori e studenti contro la chiusura sostenendo che: il primo, in quanto organo amministrativo, non può ricorrere contro le decisioni del Ministro ed i secondi non sono stati lesi in alcun loro diritto in quanto "liberi" di frequentare un'altra scuola del quartiere.
Il 13 aprile 1977 la scuola presenta una nuova ipotesi di decreto per l'apertura di un nuovo ciclo sperimentale quinquennale in cui si potrebbe inserire anche l'attuale la scientifica che quest'anno ha attuato la sperimentazione solo metodologica.
Sono consultabili in biblioteca i documenti relativi a quanto sopra elencato, articoli di giornali e riviste,didattiche e scientifiche,comprovanti l'attività svolta dal L.U.S. nel campo della didattica e per il rinnovamento della scuola.