Regolamento interno per il Liceo Sperimentale Unitario
PREMESSE GENERALI
Riteniamo sia base fondamentale per capire il senso di questo regolamento, affermare, fin dall’inizio, che esso non ha una funzione disciplinare da parte di una componente nei confronti dell’altra, ma è un principio autoregolamentativo che la scuola dà a se stessa, nello spirito generale che ha informato la nostra sperimentazione. Esso è infatti uno strumento che, allo stato attuale dei fatti, appare necessario per il raggiungimento degli scopi che il Liceo Sperimentale si pone.
I principi ispiratori nella stesura del regolamento sono i seguenti:
- di difesa comune dell’esperimento e dello spazio di iniziativa democratica che esso rappresenta, avendo ben chiaro che questa difesa non significa unanimità assoluta, ma confronto democratico di tutte le componenti nelle sedi didattiche e politiche previste, nel rispetto del gioco democratico di maggioranza e minoranza e dei diritti delle minoranze.
- difesa delle condizioni di studio e di lavoro: occorre non cadere in uno stato di confusione in modo tale che uno sbagliato concetto di libertà non aggravi le condizioni di lavoro di docenti e non docenti e non renda impossibile lo studio alla maggioranza degli studenti.
- difesa del diritto allo studio. Va riaffermato che non riteniamo accettabili le forme di selezione che si attuano nella scuola tradizionale come ad esempio la selezione economica, soprattutto nella scuola dell’obbligo e la selezione meritocratica sulla base di contenuti imposti in modo autoritario in tutto il ciclo scolastico. Ribadiamo che l’unico criterio di valutazione dei componenti della scuola è la presenza e l’impegno nella classe e negli organismi di programmazione e di lavoro generale.
Sulla base dei punti precedenti riteniamo che la sperimentazione non vada vista isolatamente, ma nel quadro di una analisi critica della scuola in generale e in un impegno sociale innovativo che, in prima istanza, renda concreti i collegamenti con la realtà del quartiere e non consideri la scuola come istituzione separata.
CRITERI
Una regolamentazione del lavoro scolastico è il metodo più efficace per evitare forme di autoisolamento e autoselezione che avvengono quasi fatalmente in una situazione completamente destrutturata. Il criterio fondamentale deve essere quindi la promozione dell’impegno e della responsabilità in modo da garantire un serio lavoro didattico e un reale confronto fra i membri attivi della scuola. E’ fondamentale concepire il nostro lavoro come generalizzabile e non limitato solo agli studenti con cui si lavora oggi. Vogliamo sia possibile l’esportabilità del nostro discorso anche in altre situazioni e con un ricambio della popolazione scolastica, salvo il fatto che non si può chiedere a nessuno impegno in carta bianca, ma solo in seguito ad un serio dibattito in tutte le sedi in cui le varie posizioni si confrontano. Questo significa, ad esempio, in concreto, che una regolamentazione delle assenze può avere senso solo in una situazione in cui gli studenti abbiano potuto dibattere e decidere nei Consigli di Classe in merito ai contenuti e ai metodi di lavoro. E’ ovvio che, in ogni decisione, una volta rispettata la democraticità del dibattito le scelte della maggioranza sono vincolanti per tutti.
Questo regolamento vuole dare una struttura di base per la risoluzione dei problemi enunciati, resterà in vigore fino al 30 settembre 1975, e, all’inizio del successivo anno scolastico rimesso in discussione, emendato e modificato.
I casi non previsti dal regolamento potranno essere affidati e risolti nel corso dell’anno, dai consigli di classe: le decisioni dovranno essere verbalizzate e comunicate al consiglio di istituto che le porrà come documento alla commissione regolamento dell’anno successivo.
DIRITTI E DOVERI
a. Spazi politici all’interno della scuola
Nota. In tutti i casi sopra indicati, salvo la precisazione al punto 2., la assenza da lezione è da considerarsi giustificata.
b. Sospensione dei diritti di voto e rappresentanza.
Sono sospesi i diritti di voto, di rappresentanza in assemblea, nei consigli di classe e negli organi di gestione degli studenti con il 40% di assenze in media in tutte le materie. Questo si verifica ogni quadrimestre.
La decisione è presa dal consiglio di classe che si accerta che tale percentuale non sia causata da gravi e documentati motivi di salute o di forza maggiore e che ne cura la pubblicizzazione.
Il quadrimestre successivo, nel caso che la percentuale rientri nei limiti concessi, lo studente viene riammesso sempre con decisione verbalizzata e pubblicizzata dal consiglio di classe ai diritti di cui sopra.
c. Valutazione delle assenze.
E’ considerata assenza la non presenza alle lezioni da qualsiasi causa determinata. In caso di assemblee generali degli studenti o di collettivi di sezione e di classe, esse avranno inizio un quarto d’ora dopo l’inizio delle lezioni, per permettere agli insegnanti di rilevare le assenze degli studenti dalla scuola.
Gli studenti che nel corso dell’anno superino il 35% delle assenze in almeno 4 materie (strutturali o corsi) dovranno l’anno successivo iscriversi allo stesso anno di corso. Soltanto nel caso che la percentuale di assenze sia in gran parte dovuta a documentati e gravi motivi di salute o di forza maggiore il Consiglio di Classe competente potrà eventualmente accettare i il superamento di tale limite.
Al fine di rendere in ogni momento consapevoli gli studenti della loro posizione al I° di ogni mese tutti gli insegnanti debbono consegnare al gruppo tecnico didattico la percentuale di assenze registrata dai singoli studenti. Il gruppo tecnico didattico, nei casi in cui tale percentuale superi in qualche maniera il 25% ne da comunicazione allo studente interessato, che firma per presa visione. Contemporaneamente ne da comunicazione scritta ai genitori.
d. Inizio delle lezioni e ritardi
Gli studenti entrano nei dieci minuti che precedono l’inizio delle lezioni, sia alla mattina che dopo gli intervalli (ricreazione e pranzo); e devono essere, assieme all’insegnante, nell’aula all’ora dell’inizio.
Gli alunni che arrivano in ritardo saranno considerati assenti durante l’ora in corso ed entreranno all’ora successiva, sostando nel frattempo, senza disturbare, in una aula libera.
Le classi che registrano ritardi degli insegnanti lo fanno presente al Consiglio di Classe che verbalizza il richiamo.
e. Mensa
Salvo documentati e gravi motivi di ordine sanitario, la mensa è obbligatoria.
f. Giustificazioni assenze
Gli studenti hanno l’obbligo, per essere riammessi a scuola, di giustificare le assenze e di presentare un certificato medico dopo un’assenza pari o superiore a 5 giorni.
I professori hanno l’obbligo di registrare le assenze e di controllare i certificati e le giustificazioni.
g. Comunicazione con le famiglie
Le comunicazioni ordinarie con le famiglie vanno mantenute attraverso l’autunno. Le riunioni straordinarie, le assemblee generali o di classe dei genitori, sono comunicate attraverso i rappresentanti dei genitori.
Per le comunicazioni didattiche sono previste tre riunioni l’anno.
h. Varie
Redatto e Approvato dalla Commissione Regolamento il 21 giugno 1974, in Roma.
Riteniamo sia base fondamentale per capire il senso di questo regolamento, affermare, fin dall’inizio, che esso non ha una funzione disciplinare da parte di una componente nei confronti dell’altra, ma è un principio autoregolamentativo che la scuola dà a se stessa, nello spirito generale che ha informato la nostra sperimentazione. Esso è infatti uno strumento che, allo stato attuale dei fatti, appare necessario per il raggiungimento degli scopi che il Liceo Sperimentale si pone.
I principi ispiratori nella stesura del regolamento sono i seguenti:
- di difesa comune dell’esperimento e dello spazio di iniziativa democratica che esso rappresenta, avendo ben chiaro che questa difesa non significa unanimità assoluta, ma confronto democratico di tutte le componenti nelle sedi didattiche e politiche previste, nel rispetto del gioco democratico di maggioranza e minoranza e dei diritti delle minoranze.
- difesa delle condizioni di studio e di lavoro: occorre non cadere in uno stato di confusione in modo tale che uno sbagliato concetto di libertà non aggravi le condizioni di lavoro di docenti e non docenti e non renda impossibile lo studio alla maggioranza degli studenti.
- difesa del diritto allo studio. Va riaffermato che non riteniamo accettabili le forme di selezione che si attuano nella scuola tradizionale come ad esempio la selezione economica, soprattutto nella scuola dell’obbligo e la selezione meritocratica sulla base di contenuti imposti in modo autoritario in tutto il ciclo scolastico. Ribadiamo che l’unico criterio di valutazione dei componenti della scuola è la presenza e l’impegno nella classe e negli organismi di programmazione e di lavoro generale.
Sulla base dei punti precedenti riteniamo che la sperimentazione non vada vista isolatamente, ma nel quadro di una analisi critica della scuola in generale e in un impegno sociale innovativo che, in prima istanza, renda concreti i collegamenti con la realtà del quartiere e non consideri la scuola come istituzione separata.
CRITERI
Una regolamentazione del lavoro scolastico è il metodo più efficace per evitare forme di autoisolamento e autoselezione che avvengono quasi fatalmente in una situazione completamente destrutturata. Il criterio fondamentale deve essere quindi la promozione dell’impegno e della responsabilità in modo da garantire un serio lavoro didattico e un reale confronto fra i membri attivi della scuola. E’ fondamentale concepire il nostro lavoro come generalizzabile e non limitato solo agli studenti con cui si lavora oggi. Vogliamo sia possibile l’esportabilità del nostro discorso anche in altre situazioni e con un ricambio della popolazione scolastica, salvo il fatto che non si può chiedere a nessuno impegno in carta bianca, ma solo in seguito ad un serio dibattito in tutte le sedi in cui le varie posizioni si confrontano. Questo significa, ad esempio, in concreto, che una regolamentazione delle assenze può avere senso solo in una situazione in cui gli studenti abbiano potuto dibattere e decidere nei Consigli di Classe in merito ai contenuti e ai metodi di lavoro. E’ ovvio che, in ogni decisione, una volta rispettata la democraticità del dibattito le scelte della maggioranza sono vincolanti per tutti.
Questo regolamento vuole dare una struttura di base per la risoluzione dei problemi enunciati, resterà in vigore fino al 30 settembre 1975, e, all’inizio del successivo anno scolastico rimesso in discussione, emendato e modificato.
I casi non previsti dal regolamento potranno essere affidati e risolti nel corso dell’anno, dai consigli di classe: le decisioni dovranno essere verbalizzate e comunicate al consiglio di istituto che le porrà come documento alla commissione regolamento dell’anno successivo.
DIRITTI E DOVERI
a. Spazi politici all’interno della scuola
- Gli studenti hanno il diritto di convocare l’assemblea generale se ordinaria con 24 ore di preavviso, se straordinaria anche immediatamente, attraverso i responsabili dei gruppi unitariamente d’accordo, o la sezione sindacale, affiggendo un avviso e dandone comunicazione al Gruppo Tecnico Didattico (GTD) senza nessuna possibilità di censura sull’ordine del giorno da parte dei componenti del gruppo insegnante.
- Sulla base di presupposti pedagogici che ispirano la nostra sperimentazione riteniamo valida e opportuna la presenza nelle assemblee di esperti, rappresentanti del mondo del lavoro e sindacale...: allorché pertanto sia funzionale alla vita della sperimentazione, gli studenti hanno la possibilità di invitare lavoratori, rappresentanti del mondo politico e sindacale.
- Gli studenti hanno il diritto, secondo le modalità del punto precedente, di convocare collettivi di classe e di corso, qualora questi collettivi siano di fatto e di diritto aperti a tutti gli studenti che vi vogliano partecipare. Al contrario le riunioni delle singole organizzazioni politiche degli studenti non possono essere in orario scolastico. Qualora questo avvenga la non presenza a lezione dello studente non verrà giustificata.
- Gli organismi politici degli studenti e la sezione sindacale degli insegnanti hanno il diritto a gestire autonomamente un monte-ore di 4 ore settimanali aperte a tutti gli studenti e insegnanti dedicate alla riflessione e all’intervento politico. Tali organismi sono sovrani rispetto ai temi da affrontare e alle modalità di gestione di questo monte-ore con la raccomandazione del rispetto dell’attività didattica.
- Gli studenti hanno diritto a dichiarare l’agitazione per questioni di carattere nazionale, provinciale e zonale previo preavviso di 24 ore secondo le modalità di cui al punto 1.
- Assemblee ordinarie e seminari di cui al punto 3 non dovranno superare come limite massimo un monte-ore complessivo mensile di 22 ore, fermo restando che spetterà agli organismi che hanno il potere di convocare le assemblee secondo i punti precedenti, decidere la gestione pratica e quindi l’eventuale soppressione di convocazioni che superino il suddetto numero di ore.
Nota. In tutti i casi sopra indicati, salvo la precisazione al punto 2., la assenza da lezione è da considerarsi giustificata.
b. Sospensione dei diritti di voto e rappresentanza.
Sono sospesi i diritti di voto, di rappresentanza in assemblea, nei consigli di classe e negli organi di gestione degli studenti con il 40% di assenze in media in tutte le materie. Questo si verifica ogni quadrimestre.
La decisione è presa dal consiglio di classe che si accerta che tale percentuale non sia causata da gravi e documentati motivi di salute o di forza maggiore e che ne cura la pubblicizzazione.
Il quadrimestre successivo, nel caso che la percentuale rientri nei limiti concessi, lo studente viene riammesso sempre con decisione verbalizzata e pubblicizzata dal consiglio di classe ai diritti di cui sopra.
c. Valutazione delle assenze.
E’ considerata assenza la non presenza alle lezioni da qualsiasi causa determinata. In caso di assemblee generali degli studenti o di collettivi di sezione e di classe, esse avranno inizio un quarto d’ora dopo l’inizio delle lezioni, per permettere agli insegnanti di rilevare le assenze degli studenti dalla scuola.
Gli studenti che nel corso dell’anno superino il 35% delle assenze in almeno 4 materie (strutturali o corsi) dovranno l’anno successivo iscriversi allo stesso anno di corso. Soltanto nel caso che la percentuale di assenze sia in gran parte dovuta a documentati e gravi motivi di salute o di forza maggiore il Consiglio di Classe competente potrà eventualmente accettare i il superamento di tale limite.
Al fine di rendere in ogni momento consapevoli gli studenti della loro posizione al I° di ogni mese tutti gli insegnanti debbono consegnare al gruppo tecnico didattico la percentuale di assenze registrata dai singoli studenti. Il gruppo tecnico didattico, nei casi in cui tale percentuale superi in qualche maniera il 25% ne da comunicazione allo studente interessato, che firma per presa visione. Contemporaneamente ne da comunicazione scritta ai genitori.
d. Inizio delle lezioni e ritardi
Gli studenti entrano nei dieci minuti che precedono l’inizio delle lezioni, sia alla mattina che dopo gli intervalli (ricreazione e pranzo); e devono essere, assieme all’insegnante, nell’aula all’ora dell’inizio.
Gli alunni che arrivano in ritardo saranno considerati assenti durante l’ora in corso ed entreranno all’ora successiva, sostando nel frattempo, senza disturbare, in una aula libera.
Le classi che registrano ritardi degli insegnanti lo fanno presente al Consiglio di Classe che verbalizza il richiamo.
e. Mensa
Salvo documentati e gravi motivi di ordine sanitario, la mensa è obbligatoria.
f. Giustificazioni assenze
Gli studenti hanno l’obbligo, per essere riammessi a scuola, di giustificare le assenze e di presentare un certificato medico dopo un’assenza pari o superiore a 5 giorni.
I professori hanno l’obbligo di registrare le assenze e di controllare i certificati e le giustificazioni.
g. Comunicazione con le famiglie
Le comunicazioni ordinarie con le famiglie vanno mantenute attraverso l’autunno. Le riunioni straordinarie, le assemblee generali o di classe dei genitori, sono comunicate attraverso i rappresentanti dei genitori.
Per le comunicazioni didattiche sono previste tre riunioni l’anno.
h. Varie
- Durante le ore di lezione studenti e insegnanti non possono lasciare l’aula, salvo casi eccezionali.
- Per motivi sanitari è vietato fumare nelle aule durante le ore di lezione.
Redatto e Approvato dalla Commissione Regolamento il 21 giugno 1974, in Roma.