Proposte di cambiamento
Gli anni 70 si coniugano anche con un grande fervore di cambiamento della scuola. Moltissime iniziative si susseguono a partire da una di esse che ha fatto storia e che data proprio all'anno 1970 (per concludersi nel 1972). A Villa Falconieri (Frascati, Roma), sotto l'egida del Centro Europeo dell'Educazione (noto come CEDE ed oggi INVALSI, in accordo con il Principe Salinas) e dell'OCSE-CERI, si riunirono un gruppo di esperti internazionali sotto la presidenza del repubblicano Oddo Biasini (da questi incontri di Frascati nacque nel 1971 la Commissione Biasini). Le proposte che vennero fuori erano avanzatissime e, sembrava, addirittura condivise dal ministro Misasi convertitosi a ciò che allora si discuteva, il biennio unitario dopo la scuola dell'obbligo.
Si era in linea con il meglio del Progetto 80, scaturito da uno studio del Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica (sotto la direzione di Giorgio Ruffolo quando erano ministri Giolitti e Pieraccini del PSI) del 1968 e pubblicato nel 1970 (che, tra l'altro, si occupava della democratizzazione del sapere e della modifica dei modelli di vita in vista della sostenibilità ambientale). In generale le iniziative di riforma riguardano la scuola secondaria di secondo grado e la scuola elementare. Colpevolmente si lascia fuori una scuola fondamentale per la transizione, quella media che, ancora oggi, abbisognerebbe di grandi revisioni.
Le linee scaturite a Frascati, note come i 10 punti, possono essere così riassunte: per la prima volta nelle sedi ufficiali prende corpo un'ipotesi di "scuola comprensiva", una scuola cioè con struttura unitaria (allungamento esteso al biennio post scuola media del percorso comune degli studenti nella scuola), articolata al suo interno in un sistema di materie comuni, opzionali ed elettive e completamente estranea a finalità professionali.
Alla sperimentazione che aveva portato alla quinquennalizzazione di tutti gli ordini di secondaria si affianca quella di ordinamento che avrebbe dovuto anticipare il nuovo assetto degli studi.
Roberto Renzetti http://www.fisicamente.net/