COMMISSIONE VALUTAZIONE
QUADRO DEI LAVORI SVOLTI O IN FASE DI SVOLGIMENTO
COMMISSIONE VALUTAZIONE
QUADRO DEI LAVORI SVOLTI O IN FASE DI SVOLGIMENTO
1°/ Ridefinizione degli obbiettivi a) obbiettivi generali
b) obbiettivi di gestione
c) obbiettivi didattici
2°/ Il metodo di lavoro a) il lavoro di gruppo
b) l’interdisciplinarità
3°/ Ristrutturazione del tempo scuola-tempo pieno-tempo studio
4°/ La valutazione come a) Programmazione
b) Verifica e suoi strumenti
c) Proposte per l’anno prossimo
Su ognuno di questi punti la commissione ha preparato (o sta preparando) un allegato che verrà distribuito prima della programmazione.
____________________
- Proposta di calendario per la programmazione
- Proposta di valutazione per l’anno in corso
____________________
Ridefinizione degli obbiettivi e scelta dei contenuti
a) obbiettivi generali
Si rimanda al documento: Progetto di quinquennio unitario sperimentale - 1975-23 giugno, mettendo l’accento sui seguenti punti:
a) La scuola non è il solo momento di formazione dell’individuo, in particolar modo la scuola superiore si trova davanti ragazzi già in parte formati dal punto di vista della personalità. Il suo problema è quindi quello di identificare il suo campo specifico d’intervento
b) Tenere presente che il rischio della licealizzazione è per noi particolarmente presente date le difficoltà a identificare il rapporto tra scuola e realtà sociale e l’isolamento in cui è vissuto finora il Liceo sperim.
c) Il rifiuto delle professionalizzazione e cioè la necessità di fornire una preparazione di base piuttosto che una qualificazione professionale che non ha rispondenza sul mercato del lavoro.
d) La scuola va considerata non semplicemente come sede occasionale di dibattito ma come momento di produzione di conoscenze in cui il dibattito collettivo è il frutto delle scelte programmatiche
e) Chi usufruisce della scuola deve essere il centro dell’attenzione delle scelte didattiche
f) Gli obbiettivi di fondo della programmazione vanno commisurati alla realtà concreta, intendendo per tale non le motivazioni di tipo personale ma le esigenze a livello sociale.
b) obbiettivi di gestione
Si ribadisce la necessità di realizzare una gestione più democratica della scuola e di riconoscere alle varie componenti il diritto di organizzarsi nelle forme da essi stessi liberamente decise
Si ritiene che comunque in sede di programmazione si debba discutere delle forme di gestione della scuola e della loro organizzazione.
c) obbiettivi didattici
Si chiede ai gruppi di materie di indicare gli obbiettivi specifici della didattica delle varie materie del gruppo e del gruppo stesso seguendo le indicazioni delle schede di programmazione che verranno fornite in sede di programmazione
IL METODO DI LAVORO
Riguardo al problema del lavoro di gruppo e dell’integrazione e riunificazione delle materie in una visione interdisciplinare, abbiamo esaminato quanto finora è stato fatto in proposito nella scuola. L’impressione è che a parte iniziative sporadiche non ci siano linee comuni, né chiarezza di idee anche se si è in genere convinti dell’importanza, anche didattica di questi tipi di approccio.
Proponiamo quindi i seguenti punti di discussione per:
a) Il lavoro di gruppo
1° - Cosa si deve intendere per lavoro di gruppo
2° - Perché lo si propone come metodologia alternativa nella scuola
3° - Come attuarlo
b) L’interdisciplinarità
1° - La necessità di obbiettivi e di metodologie di lavoro comuni a tutta la scuola (per quanto differenziati nei gruppi di materie quando sia necessario
2° - La possibilità di diminuire sia nell’area comune che nell’area opzionale il numero di discipline proposte mediante serie proposte di integrazione dei contenuti.
3° - La possibilità di legare in un discorso interdisciplinare (di cui sono ancora da discutere le modalità) le diverse materie e i corsi orientativi ed elettivi
4° - La necessità di approfondire ed organizzare questo tipo di lavoro in maniera organica e confrontabile per tutta la scuola, attraverso coordinatori dei gruppi di materiee un impegno meglio definito del coordinatore didattico.
3. Ristrutturazione del tempo-scuola
- Nella scuola a tempo pieno l’organizzazione della vita scolastica deve lasciare lo spazio adeguato al concretizzarsi delle diverse sfere
- Il tempo pieno deve essere usato per inserirsi nel quartiere con iniziative varie e continue (uscite, incontri attività ricreative aperte ecc.
- Per programmazione non può intendersi in base agli obbiettivi del nostro decreto esclusivamente programmazione per materie e gruppi di materie. Esiste il problema di una “programmazione” a monte che suddivida il tempo-scuola in modo che in esso si possano realizzare realmente gli obbiettivi della sperimentazione.
_______________________
Questo punto richiederà probabilmente la formazione di un gruppo di lavoro apposito che partendo dall’esame del documento del quinquennio e dei decreti delegati oltre che dai problemi presentatisi in questi anni nella sperimentazione formuli nuove ipotesi
4. La valutazione
La commissione ritiene che debba essere usato come base di discussione il documento presentato all’assemblea precedente da un gruppo interno alla scuola. Il documento verrà ciclostilato e messo a disposizione dei gruppi di lavoro
E’ stato inoltre formulato un nuovo documento che si occupa più dettagliatamente di: strumenti di verifica e strumenti di registrazione che verrà anch’esso fornito come allegato al presente documento
Per tutti e quattro questi punti si rimanda agli allegati specifici per l’approfondimento e i chiarimenti necessari
PROPOSTA DI CALENDARIO PER LA PROGRAMMAZIONE
La programmazione dovrebbe iniziare martedì 11 sui seguenti punti:
- identificazione dei problemi da affrontare sulla base dell’esame delle proposte della commissione valutazione (i vari allegati)
- esame del documento “progetto di quinquennio” (che si spera per tale data riciclostilato dato che le precedenti copie sono da tempo esaurite)
Le classi dovrebbero essere divise per sezione e eventualmente anche per biennio e triennio
Le lezioni continueranno poi regolarmente fino a giovedì 20.
Da giovedì 20 inizieranno i C.d.C. finali e ci sarà la chiusura ufficiale delle lezioni. Si continuerà quindi con la programmazione la mattina e i C.d.C. il pomeriggio.
La commissione valuta negativamente la decisione di interrompere così presto le attività didattiche e soprattutto di on fare contemporaneamente
Data quindi la ristrettezza dei tempi si auspica l’elezione immediata dei delegati degli studenti e dei genitori per la partecipazione al collegio docenti, quando questo dovrà decidere sulle proposte uscite dalle attività di programmazione
Nei giorni di programmazione tutti gli studenti, tutti gli insegnanti oltre ai genitori che vorranno partecipare devono essere presenti dalla mattina h 9
La divisione nei diversi gruppi verrà decisa volta per volta a seconda delle esigenze programmate
SI RICORDA A TUTTI ANCORA UNA VOLTA LA NECESSITA’ CHE LA PROGRAMMAZIONE VENGA ATTUATA SECONDO IL CALENDARIO E IN TUTTE LE SUE FASI PER RIPRENDERE A SETTEMBRE SU BASI PIU’ DEFINITE
QUADRO DEI LAVORI SVOLTI O IN FASE DI SVOLGIMENTO
1°/ Ridefinizione degli obbiettivi a) obbiettivi generali
b) obbiettivi di gestione
c) obbiettivi didattici
2°/ Il metodo di lavoro a) il lavoro di gruppo
b) l’interdisciplinarità
3°/ Ristrutturazione del tempo scuola-tempo pieno-tempo studio
4°/ La valutazione come a) Programmazione
b) Verifica e suoi strumenti
c) Proposte per l’anno prossimo
Su ognuno di questi punti la commissione ha preparato (o sta preparando) un allegato che verrà distribuito prima della programmazione.
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- Proposta di calendario per la programmazione
- Proposta di valutazione per l’anno in corso
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Ridefinizione degli obbiettivi e scelta dei contenuti
a) obbiettivi generali
Si rimanda al documento: Progetto di quinquennio unitario sperimentale - 1975-23 giugno, mettendo l’accento sui seguenti punti:
a) La scuola non è il solo momento di formazione dell’individuo, in particolar modo la scuola superiore si trova davanti ragazzi già in parte formati dal punto di vista della personalità. Il suo problema è quindi quello di identificare il suo campo specifico d’intervento
b) Tenere presente che il rischio della licealizzazione è per noi particolarmente presente date le difficoltà a identificare il rapporto tra scuola e realtà sociale e l’isolamento in cui è vissuto finora il Liceo sperim.
c) Il rifiuto delle professionalizzazione e cioè la necessità di fornire una preparazione di base piuttosto che una qualificazione professionale che non ha rispondenza sul mercato del lavoro.
d) La scuola va considerata non semplicemente come sede occasionale di dibattito ma come momento di produzione di conoscenze in cui il dibattito collettivo è il frutto delle scelte programmatiche
e) Chi usufruisce della scuola deve essere il centro dell’attenzione delle scelte didattiche
f) Gli obbiettivi di fondo della programmazione vanno commisurati alla realtà concreta, intendendo per tale non le motivazioni di tipo personale ma le esigenze a livello sociale.
b) obbiettivi di gestione
Si ribadisce la necessità di realizzare una gestione più democratica della scuola e di riconoscere alle varie componenti il diritto di organizzarsi nelle forme da essi stessi liberamente decise
Si ritiene che comunque in sede di programmazione si debba discutere delle forme di gestione della scuola e della loro organizzazione.
c) obbiettivi didattici
Si chiede ai gruppi di materie di indicare gli obbiettivi specifici della didattica delle varie materie del gruppo e del gruppo stesso seguendo le indicazioni delle schede di programmazione che verranno fornite in sede di programmazione
IL METODO DI LAVORO
Riguardo al problema del lavoro di gruppo e dell’integrazione e riunificazione delle materie in una visione interdisciplinare, abbiamo esaminato quanto finora è stato fatto in proposito nella scuola. L’impressione è che a parte iniziative sporadiche non ci siano linee comuni, né chiarezza di idee anche se si è in genere convinti dell’importanza, anche didattica di questi tipi di approccio.
Proponiamo quindi i seguenti punti di discussione per:
a) Il lavoro di gruppo
1° - Cosa si deve intendere per lavoro di gruppo
2° - Perché lo si propone come metodologia alternativa nella scuola
3° - Come attuarlo
b) L’interdisciplinarità
1° - La necessità di obbiettivi e di metodologie di lavoro comuni a tutta la scuola (per quanto differenziati nei gruppi di materie quando sia necessario
2° - La possibilità di diminuire sia nell’area comune che nell’area opzionale il numero di discipline proposte mediante serie proposte di integrazione dei contenuti.
3° - La possibilità di legare in un discorso interdisciplinare (di cui sono ancora da discutere le modalità) le diverse materie e i corsi orientativi ed elettivi
4° - La necessità di approfondire ed organizzare questo tipo di lavoro in maniera organica e confrontabile per tutta la scuola, attraverso coordinatori dei gruppi di materiee un impegno meglio definito del coordinatore didattico.
3. Ristrutturazione del tempo-scuola
- Nella scuola a tempo pieno l’organizzazione della vita scolastica deve lasciare lo spazio adeguato al concretizzarsi delle diverse sfere
- Il tempo pieno deve essere usato per inserirsi nel quartiere con iniziative varie e continue (uscite, incontri attività ricreative aperte ecc.
- Per programmazione non può intendersi in base agli obbiettivi del nostro decreto esclusivamente programmazione per materie e gruppi di materie. Esiste il problema di una “programmazione” a monte che suddivida il tempo-scuola in modo che in esso si possano realizzare realmente gli obbiettivi della sperimentazione.
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Questo punto richiederà probabilmente la formazione di un gruppo di lavoro apposito che partendo dall’esame del documento del quinquennio e dei decreti delegati oltre che dai problemi presentatisi in questi anni nella sperimentazione formuli nuove ipotesi
4. La valutazione
La commissione ritiene che debba essere usato come base di discussione il documento presentato all’assemblea precedente da un gruppo interno alla scuola. Il documento verrà ciclostilato e messo a disposizione dei gruppi di lavoro
E’ stato inoltre formulato un nuovo documento che si occupa più dettagliatamente di: strumenti di verifica e strumenti di registrazione che verrà anch’esso fornito come allegato al presente documento
Per tutti e quattro questi punti si rimanda agli allegati specifici per l’approfondimento e i chiarimenti necessari
PROPOSTA DI CALENDARIO PER LA PROGRAMMAZIONE
La programmazione dovrebbe iniziare martedì 11 sui seguenti punti:
- identificazione dei problemi da affrontare sulla base dell’esame delle proposte della commissione valutazione (i vari allegati)
- esame del documento “progetto di quinquennio” (che si spera per tale data riciclostilato dato che le precedenti copie sono da tempo esaurite)
Le classi dovrebbero essere divise per sezione e eventualmente anche per biennio e triennio
Le lezioni continueranno poi regolarmente fino a giovedì 20.
Da giovedì 20 inizieranno i C.d.C. finali e ci sarà la chiusura ufficiale delle lezioni. Si continuerà quindi con la programmazione la mattina e i C.d.C. il pomeriggio.
La commissione valuta negativamente la decisione di interrompere così presto le attività didattiche e soprattutto di on fare contemporaneamente
Data quindi la ristrettezza dei tempi si auspica l’elezione immediata dei delegati degli studenti e dei genitori per la partecipazione al collegio docenti, quando questo dovrà decidere sulle proposte uscite dalle attività di programmazione
Nei giorni di programmazione tutti gli studenti, tutti gli insegnanti oltre ai genitori che vorranno partecipare devono essere presenti dalla mattina h 9
La divisione nei diversi gruppi verrà decisa volta per volta a seconda delle esigenze programmate
SI RICORDA A TUTTI ANCORA UNA VOLTA LA NECESSITA’ CHE LA PROGRAMMAZIONE VENGA ATTUATA SECONDO IL CALENDARIO E IN TUTTE LE SUE FASI PER RIPRENDERE A SETTEMBRE SU BASI PIU’ DEFINITE