Gli obiettivi del LUS
Sviluppo di capacità
1) Favorire l'acquisizione e la padronanza del linguaggio e correlativamente sviluppare le capacità di comunicazione in tutte le forme.
2) Acquisizione di una padronanza metodologica sia sul piano teorico che operativo e relativo sviluppo di alcune abilità (manuale) acquisizione di una autonomia nella scelta di schemi di ragionamento.
3) Sviluppo delle capacità logiche di analisi (degli elementi costitutivi e dei rapporti), di sintesi.
4) Sviluppo delle capacità di ripensamento e rielaborazione di quanto acquisito per riapplicarlo in situazioni nuove.
5) Sviluppo della capacità di inter-pretazione e di estrapolazione; sviluppo delle capacità creative.
6) Sviluppo delle capacità critiche al fine di consentire l'analisi problematica delle situazioni e una valutazione personale delle stesse.
Stimolazione di comportamenti
1) Saper lavorare in gruppo, confrontare e verificare le proprie idee con quelle degli altri, ogni forma di cultura con le altre.
2) Saper affrontare correttamente un esperimento scientifico, saper eseguire e interpretare un grafico, ricercare e analizzare le fonti, utilizzare una corretta terminologia specifica, saper costruire schemi di ragionamento alternativi.
3) Saper individuare i presupposti e le implicazioni di una problematica non lasciandosi imprigionare da miti e schemi precostituiti.
4) Saper individuare le strutture e i punti significativi onde affrontarla costruttivamente operando quei collegamenti che impediscono di settorializzare la cultura.
5) Saper interpretare i dati e i risultati di un problema anche formulando ipotesi non necessariamente contenute nei dati.»
6) Sapersi sottrarre alla trasmissione acritica, e dogmatica della cultura, analizzando e confrontando più fonti e i presupposti ideologici che le hanno ispirate.
I piani di lavoro del LUS sono schematicamente riportati di seguito. Naturalmente potevano variare, a seconda delle ricadute sperimentali dell'anno precedente:
Per l'attuazione degli scopi fondamentali che abbiamo enunciato, si procede annualmente alla compilazione di piani di lavoro di classe (che tengono presente la situazione ed il tipo di organizzazione del lavoro della classe), di solito le strutture di base di orari e materie restano invariate per vari anni (per avere una verifica scientifica delle novità introdotte).
Linee indicative per le materie nell'area comune del biennio.
Italiano: Rafforzare negli alunni la conoscenza ed il corretto uso parlato della lingua e dell'espressione scritta; sviluppare capacità logiche di analisi e sintesi: Esercizio continuo del leggere dell'esporre oralmente e per iscritto: Testi letterari del novecento costituiran no lo spunto di questo esercizio di lingua.
- Lingua straniera: La lingua deve assolve re nel biennio alla:
- funzione di strumento di comunicazione e di conoscenza di realtà diverse da quelle d'origine;
- alla funzione di fornire l'abilità di af frontare la lingua nella sua interezza e per saper autogestire ulteriormente l'approfondimento e la pratica della lingua in maniera personale.
- Tecniche grafiche ed espressi ve: conoscenza di base dei vari linguaggi ed anche ovviamente gli strumenti critici necessari per la formazione di un gusto personale: Importante tener presente gli sbocchi professionali nel campo della pubblicità, della grafica ecc., dopo opportuni corsi regionali.
Linee Indicative per l'area opzionale nel biennio.
L'area orientativa ha la funzione di indirizzare gli allievi all'espressione per forme, immagini, gesti: esercitazioni pratiche, visite a mostre e musei, allestimento di mostre fotografiche e di altri grafiche, spettacoli teatrali, esperimenti di animazione, e-sercitazioni musicali: Per ciò che riguarda il teatro si dovrebbe centrare l'attenzione degli studenti sul concetto di fisicità, di movimento, del coordinamento gesto-parola. Per la fotografia, oltre all'apprendimento delle nozioni base per l'utilizzazione di questo mezzo, si parlerà delle varie applicazioni della fotografia nei vari campi professionali. Considerato che si vive in un mondo sempre più dominato dall'immagine, si tratterà quindi di sviluppare capacità creative e di gusto, sia come fruitore, che come produttore di immagini:
- Storia: Si svolge sui documenti dopo una relazione introduttiva che via via fornisce il quadro in cui muoversi. Si approfondirà il periodo compreso tra le due guerre mondiali e quello, fino ai giorni nostri.
- Scienze sociali ed economia: Comprensione dei fenomeni e dei problemi sociali più rilevanti della nostra società: E' importante legare lo studio teorico alla ricerca sul campo o nell'ambiente socio-economico in cui è inserita l'esperienza scolastica.
- Civiltà classica: Obiettivo principale è la conoscenza delle nostre radici economi-che-filosofiche-culturali passate, togliendo a questa disciplina quel carattere di élite che ha avuto fin'ora.
- Scienze Integrate: I corsi comprendono fisica, chimica, scienze biologiche, con e-sercitazioni di laboratorio, ed hanno come obiettivo l'acquisizione di un metodo d'indagine e della sua utilizzazione nei vari campi della scienza:
- Matematica: «scoperta» delle principali strutture e concetti matematici come strumento d'interpretazione della realtà, l'acquisizione di un linguaggio formalizzato e rigoroso.
Organizzazione gestionale (partecipazione di base e pariteticità)
Il carattere repressivo dei decreti delegati, tendente a dominare il movimento degli studenti attraverso una sviluppata rete burocratica (basata sul concetto di delega) si dimostra ancor più ridicolo all'interno dei licei sperimentali, dove, pur rappresentando un passo indietro, vengono ugualmente imposti. Il L.U.S., volendo da una parte collegarsi alla realtà complessiva della scuola, e dall'altra non rinunciando al patrimonio di esperienze acquisite, ha proposto una serie di modifiche in seno alla legge, in favore di una maggiore partecipazione degli studenti e una partecipazione più democratica in generale, .(inutile dire che il ministero è stato contrario): I punti principali sono:
1) Ruolo di dibattito e di controllo democratico dell'assemblea generale (delle 3 componenti) sui problemi complessivi della
scuola e della verifica che essa compie sull'operato di tutti gli organi di gestione (Compreso il consiglio d'istituto).
2) Partecipazione paritetica delle tre componenti nel Consiglio d'Istituto e in quello di classe (e nelle altre strutture).
3) Decentramento di alcune mansioni rispetto ad alcuni compiti relativi al funzionamento interno della scuola, in apposite formazioni (Commissioni) che prevedono elezioni interne, con partecipazione paritetica delle tre componenti. Per quest'anno ne sono previste sette:
Commissione biblioteca: (funzionamento della biblioteca, scelta dei libri da comprare secondo le esigenze espresse dai consigli di classe; si muoverà tenendo conto di una prossima apertura della scuola al quartiere)
Commissione tecnica didattica: decide e comunica i tempi delle assemblee richieste dagli studenti, evitando che si accavallino, ad altri collettivi o riunioni. Si occupa delle supplenze, degli avvisi interni e comunica le attività esterne (dibattiti incontri conferenze). Gestisce il ciclostile. Partecipano 10 membri per componente.
Commissione per i laboratori: bada al materiale e prepara esperienze per le singole classi.
Commissione redazione. La sua funzione principale è di propagandare questa sperimentazione e raccogliere materiale sulle altre esperienze per dare anche la base a rapporti che si devono aprire con queste. Elabora documenti sulla sperimentazione, raccoglie e pubblicizza gli o.d.g., I verbali, i documenti finali di tutte le commissioni, consigli di classe, consigli d'istituto, assemblee.
Commissione coordinamento consigli di classe, formula l'orario generale e controlla orari, piani di studio e d'insegnamento dei singoli. (7 membri per componente).
Commissione rapporti con l'esterno, altre scuole, enti locali, consigli di zona, di quartiere, di fabbrica. Promuove anche attività esterne proposte dai singoli o dalle classi (6 membri p.c.)
Commissione per la cassa scolastica: Bilancio e gestione dei fondi, deve pubblicizzare il bilancio e raccogliere le richieste provenienti dalle classi, le altre commissioni, l'assemblea ecc. (4 membri P.C.).
Per quanto riguarda la composizione del consiglio d'istituto, la proposta è: 8 rappresentanti per componente, un rappresentante sindacale, uno non insegnante. Le sue funzioni gestionali devono seguire scrupolosamente le indicazioni dello statuto. Questo statuto regolarmente viene redatto ogni anno da una apposita commissione (di studenti, prof. e genitori), scopi principali sono: difesa della sperimentazione, garanzia di democrazia, difesa delle condizioni di studio e di lavoro e del diritto allo studio; regola quindi le assenze, le commissioni, gli spazi politici (assemblee, collettivi ecc: non sono considerati assenze): Deve essere approvato dall'assemblea.
I compiti didattici sono di competenza dei consigli di classe (cioè tutti i docenti + tutti gli studenti + i genitori per ogni studente, di una classe, + il preside) che all'inizio di ogni anno elabora un documento programmatico in cui sono contenuti i seguenti punti:
a) L'identificazione dei problemi che si intende affrontare;
b) la formulazione scientifica dell'ipotesi di lavoro;
e) l'individuazione degli strumenti e delle condizioni organizzative;
d) la descrizione dei procedimenti metodologici delle varie fasi della sperimentazione:
e) le modalità di verifica dei risultati;
f) I elaborazione dei programmi didattici dei quali cura la realizzazione interdisci-plinare, fatta salva la libertà di insegnamento individuale nell'ambito del piano generale di programmazione didattica.
Bisogna dire che nell'effettiva realizzazione dei programmi si possono rilevare molte lacune, sia per i fattori esterni di cui si è già parlato, sia perché sarebbe impensabile una totale presa di cosciènza e chiarezza politica da parte di un cosi ristretto gruppo di studenti abbastanza isolati dal resto dell'istituzione. Cosicché quando si è proceduto ad applicare i principi enunciati, si sono ottenuti risultati molto interessanti, ma non un metodo lineare ed organico. Le commissioni, importanti e ben strutturate, non sono però costantemente funzionanti. Sicuramente l'abitudine a collaborare tutti alla modifica ed al miglioramento del progetto, è una conquista acquisita, che paga molte delle gravi carenze di questa scuola, permette cioè di superarle.. Quest'abitudine esce anche dall'ambito scolastico e si proietta nel sociale: c'è un'alta percentuale di studenti e professori politicizzati, circa il 50%; se consideriamo però che questa deve essere la scuola di domani, è ancora troppo poco. Anche qui, come negli altri sperimentali, è presente un certo scetticismo rispetto all'utilità della sperimentazione che si rivela in periodi di forte assenteismo sia dei professori che degli studenti. Bisogna altresì tenere presente la composizione sociale di questa scuola (media e alta borghesia) per capire alcuni atteggiamenti di ripiego che si verificano, per esempio l'anno scorso per i primi esami di maturità che lo sperimentale si trovava ad affrontare, c'è stato un forte ricorso alle ripetizioni private. La richiesta degli studenti si indirizza comunque a far i diventare questa una scuola di quartiere (Monte Sacro Alto, Tufello, Valmelaina) che ne rispecchi quindi la composizione sociale.