Dalla Moro a Malfatti
Il Liceo Statale Sperimentale nasceva sotto la spinta della Signora Eleonora Moro, moglie di Aldo Moro e Presidente dell'Opera Nazionale Montessori. Molto in breve, i ragazzi che uscivano dalle medie Montessori erano sbandati in corsi normali e la Signora Moro riuscì a farsi aprire uno sbocco sperimentale. La prima sede fu trovata in alcuni locali di un'altra scuola che si trovava in Via Livenza. Poi la scuola crebbe e si trasferì a Via Panzini. La gestione era di una insegnante di lettere che sapeva ben organizzare un gruppo di docenti, quasi tutti giovani e scelti al di fuori di ogni graduatoria per meriti legati alla ricerca didattica negli Istituti universitari di Roma. A Via Panzini (Montesacro) la scuola iniziò a sfuggire di mano alla signora Moro e divenne una scuola avanzatissima innanzitutto in termini di gestione democratica e quindi in termini di materie e programmi di studio. La signora Moro non gradiva e fece una serie di operazioni che dovevano farci morire. La prima fu il licenziamento dell'ottima coordinatrice, Anna Maria Perrone Pecchia; la seconda fu il far dichiarare non agibile l'edificio di Via Panzini. Tutte le componenti della scuola non si scoraggiarono: ci si mise alla ricerca (girando con motorini ed auto) di un luogo dove continuare l’esperienza. Venne individuato un vecchio edificio che era stato sede prima di un manicomio e quindi di un ospizio per anziani. Era in mezzo ai campi, abbandonato e diroccato. Mancavano infissi, bagni, luce, acqua. Con il lavoro cooperativo di tutti lo rimettemmo su e iniziammo a lavorare lì. Durò qualche anno, finché Malfatti, l'allora ministro della Pubblica Istruzione decretò la definitiva chiusura di questa sperimentazione. Purtroppo il ministero non ha mai pubblicato le migliaia di pagine di relazioni sul lavoro svolto.
- • I decreti delegati
- • Proposte di cambiamento
- • Il LUS
- • Documento Annali Pubblica Istruzione sulla sperimentazione